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La Pianura è un Foglio Bianco

Spettacolo di Teatro-Canzone

Informazioni

Non disponibile

Formazione e membri

Formazione:

  • Duo

Membri:

Marco Sforza
 -  Chitarra, Voce
Elisa Lolli
 -  Attrice

Cachet

300 - 500

Descrizione

Come in un giro di valzer, due personaggi improbabili, un’attrice prestata al giornalismo e un cantautore melanconico, trovano il passo giusto per ballare insieme al pubblico sulla musica e le parole della loro terra, la Pianura. Attraverso domande che non trovano risposta, provocazioni, fraintendimenti, battibecchi e nostalgie, la Pianura diventa un foglio bianco su cui scrivere e cantare, cogliendo le suggestioni che di volta in volta arrivano dalla lettura di pagine più o meno conosciute di autori della Bassa Emiliana e dai testi delle canzoni originali di Marco Sforza. In un botta e risposta in cui la giornalista racconta il proprio vissuto attraverso le parole di celebri scrittori (Tondelli, Berselli, Pederiali, Zavattini, Celati, Malerba, Nori e D’Arzo) e il cantautore “controcanta” con i propri brani, il foglio bianco diventa un quadro naif, dai colori sgargianti ma intrisi di melanconia. Tra boutade, improvvisazioni, schermaglie e momenti poetici, i luoghi comuni sulla Pianura (le zanzare, il maiale, lo spiriti gioviale deisuoi abitanti) diventano un luogo comune, ovvero il punto di incontro e condivisione dei due protagonisti. E il luogo per creare un dialogo divertente e profondo con il pubblico. Perché se è vero che la patria non è il luogo in cui nasci ma quello a cui senti di appartenere, chi nasce in Emilia sa che quel tabarro grigio e ingombrante non potrà mai toglierselo di dosso. Quindi, tanto vale riderci su e godersi la propria malinconia. INTERPRETI Elisa Lolli, attrice Marco Sforza, cantautore e attore

Approfondimenti

Esperienza

Tanta Come in un giro di valzer, due personaggi improbabili, un’attrice prestata al giornalismo e un cantautore melanconico, trovano il passo giusto per ballare insieme al pubblico sulla musica e le parole della loro terra, la Pianura. Attraverso domande che non trovano risposta, provocazioni, fraintendimenti, battibecchi e nostalgie, la Pianura diventa un foglio bianco su cui scrivere e cantare, cogliendo le suggestioni che di volta in volta arrivano dalla lettura di pagine più o meno conosciute di autori della Bassa Emiliana e dai testi delle canzoni originali di Marco Sforza. In un botta e risposta in cui la giornalista racconta il proprio vissuto attraverso le parole di celebri scrittori (Tondelli, Berselli, Pederiali, Zavattini, Celati, Malerba, Nori e D’Arzo) e il cantautore “controcanta” con i propri brani, il foglio bianco diventa un quadro naif, dai colori sgargianti ma intrisi di melanconia. Tra boutade, improvvisazioni, schermaglie e momenti poetici, i luoghi comuni sulla Pianura (le zanzare, il maiale, lo spiriti gioviale deisuoi abitanti) diventano un luogo comune, ovvero il punto di incontro e condivisione dei due protagonisti. E il luogo per creare un dialogo divertente e profondo con il pubblico. Perché se è vero che la patria non è il luogo in cui nasci ma quello a cui senti di appartenere, chi nasce in Emilia sa che quel tabarro grigio e ingombrante non potrà mai toglierselo di dosso. Quindi, tanto vale riderci su e godersi la propria malinconia. INTERPRETI Elisa Lolli, attrice Marco Sforza, cantautore e attore

Formazione

Come in un giro di valzer, due personaggi improbabili, un’attrice prestata al giornalismo e un cantautore melanconico, trovano il passo giusto per ballare insieme al pubblico sulla musica e le parole della loro terra, la Pianura. Attraverso domande che non trovano risposta, provocazioni, fraintendimenti, battibecchi e nostalgie, la Pianura diventa un foglio bianco su cui scrivere e cantare, cogliendo le suggestioni che di volta in volta arrivano dalla lettura di pagine più o meno conosciute di autori della Bassa Emiliana e dai testi delle canzoni originali di Marco Sforza. In un botta e risposta in cui la giornalista racconta il proprio vissuto attraverso le parole di celebri scrittori (Tondelli, Berselli, Pederiali, Zavattini, Celati, Malerba, Nori e D’Arzo) e il cantautore “controcanta” con i propri brani, il foglio bianco diventa un quadro naif, dai colori sgargianti ma intrisi di melanconia. Tra boutade, improvvisazioni, schermaglie e momenti poetici, i luoghi comuni sulla Pianura (le zanzare, il maiale, lo spiriti gioviale deisuoi abitanti) diventano un luogo comune, ovvero il punto di incontro e condivisione dei due protagonisti. E il luogo per creare un dialogo divertente e profondo con il pubblico. Perché se è vero che la patria non è il luogo in cui nasci ma quello a cui senti di appartenere, chi nasce in Emilia sa che quel tabarro grigio e ingombrante non potrà mai toglierselo di dosso. Quindi, tanto vale riderci su e godersi la propria malinconia. INTERPRETI Elisa Lolli, attrice Marco Sforza, cantautore e attore

Repertorio

Brani originali di Marco Sforza Come in un giro di valzer, due personaggi improbabili, un’attrice prestata al giornalismo e un cantautore melanconico, trovano il passo giusto per ballare insieme al pubblico sulla musica e le parole della loro terra, la Pianura. Attraverso domande che non trovano risposta, provocazioni, fraintendimenti, battibecchi e nostalgie, la Pianura diventa un foglio bianco su cui scrivere e cantare, cogliendo le suggestioni che di volta in volta arrivano dalla lettura di pagine più o meno conosciute di autori della Bassa Emiliana e dai testi delle canzoni originali di Marco Sforza. In un botta e risposta in cui la giornalista racconta il proprio vissuto attraverso le parole di celebri scrittori (Tondelli, Berselli, Pederiali, Zavattini, Celati, Malerba, Nori e D’Arzo) e il cantautore “controcanta” con i propri brani, il foglio bianco diventa un quadro naif, dai colori sgargianti ma intrisi di melanconia. Tra boutade, improvvisazioni, schermaglie e momenti poetici, i luoghi comuni sulla Pianura (le zanzare, il maiale, lo spiriti gioviale deisuoi abitanti) diventano un luogo comune, ovvero il punto di incontro e condivisione dei due protagonisti. E il luogo per creare un dialogo divertente e profondo con il pubblico. Perché se è vero che la patria non è il luogo in cui nasci ma quello a cui senti di appartenere, chi nasce in Emilia sa che quel tabarro grigio e ingombrante non potrà mai toglierselo di dosso. Quindi, tanto vale riderci su e godersi la propria malinconia. INTERPRETI Elisa Lolli, attrice Marco Sforza, cantautore e attore

Logistica e attrezzature

Si Tutte le situazioni h1:20 circa Come in un giro di valzer, due personaggi improbabili, un’attrice prestata al giornalismo e un cantautore melanconico, trovano il passo giusto per ballare insieme al pubblico sulla musica e le parole della loro terra, la Pianura. Attraverso domande che non trovano risposta, provocazioni, fraintendimenti, battibecchi e nostalgie, la Pianura diventa un foglio bianco su cui scrivere e cantare, cogliendo le suggestioni che di volta in volta arrivano dalla lettura di pagine più o meno conosciute di autori della Bassa Emiliana e dai testi delle canzoni originali di Marco Sforza. In un botta e risposta in cui la giornalista racconta il proprio vissuto attraverso le parole di celebri scrittori (Tondelli, Berselli, Pederiali, Zavattini, Celati, Malerba, Nori e D’Arzo) e il cantautore “controcanta” con i propri brani, il foglio bianco diventa un quadro naif, dai colori sgargianti ma intrisi di melanconia. Tra boutade, improvvisazioni, schermaglie e momenti poetici, i luoghi comuni sulla Pianura (le zanzare, il maiale, lo spiriti gioviale deisuoi abitanti) diventano un luogo comune, ovvero il punto di incontro e condivisione dei due protagonisti. E il luogo per creare un dialogo divertente e profondo con il pubblico. Perché se è vero che la patria non è il luogo in cui nasci ma quello a cui senti di appartenere, chi nasce in Emilia sa che quel tabarro grigio e ingombrante non potrà mai toglierselo di dosso. Quindi, tanto vale riderci su e godersi la propria malinconia. INTERPRETI Elisa Lolli, attrice Marco Sforza, cantautore e attore

Montaggio e spostamenti

Mezz'ora Come in un giro di valzer, due personaggi improbabili, un’attrice prestata al giornalismo e un cantautore melanconico, trovano il passo giusto per ballare insieme al pubblico sulla musica e le parole della loro terra, la Pianura. Attraverso domande che non trovano risposta, provocazioni, fraintendimenti, battibecchi e nostalgie, la Pianura diventa un foglio bianco su cui scrivere e cantare, cogliendo le suggestioni che di volta in volta arrivano dalla lettura di pagine più o meno conosciute di autori della Bassa Emiliana e dai testi delle canzoni originali di Marco Sforza. In un botta e risposta in cui la giornalista racconta il proprio vissuto attraverso le parole di celebri scrittori (Tondelli, Berselli, Pederiali, Zavattini, Celati, Malerba, Nori e D’Arzo) e il cantautore “controcanta” con i propri brani, il foglio bianco diventa un quadro naif, dai colori sgargianti ma intrisi di melanconia. Tra boutade, improvvisazioni, schermaglie e momenti poetici, i luoghi comuni sulla Pianura (le zanzare, il maiale, lo spiriti gioviale deisuoi abitanti) diventano un luogo comune, ovvero il punto di incontro e condivisione dei due protagonisti. E il luogo per creare un dialogo divertente e profondo con il pubblico. Perché se è vero che la patria non è il luogo in cui nasci ma quello a cui senti di appartenere, chi nasce in Emilia sa che quel tabarro grigio e ingombrante non potrà mai toglierselo di dosso. Quindi, tanto vale riderci su e godersi la propria malinconia. INTERPRETI Elisa Lolli, attrice Marco Sforza, cantautore e attore

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