Wide image
Avatar
(0,0 su 0 recensioni)

Ginevra

Ginevra, cantautrice indie pop

Informazioni

Non disponibile

Formazione e membri

Formazione:

  • Solista

Membri:

Ginevra Abrignani
 -  Chitarra

Cachet

150 - 300

Generi

Descrizione

Un cerbiatto canta l’amore e le sue distorsioni Dopo due apprezzati album, nella seconda metà del decennio con gli Jansheer, che conquistano il secondo posto nell’edizione del 2016 del Tregnago Rock Contest, Ginevra Abrignani avvia un percorso solista, contraddistinto da entusiasmo, misteriose pause ed una sola certezza: la musica è dentro di noi. “Quando ero bambina mia mamma mi faceva sempre ascoltare, durante i viaggi in macchina, la musica che piaceva a lei. Mi innamorai di Avril Lavigne quando uscì “Complicated”, io avevo nove anni, e non riuscivo a togliermi dalla testa il ritornello, che provavo a cantare senza conoscere le parole. Quando mi regalarono l’album di Avril “Under My Skin” lo imparai a memoria, ascoltavo solo quello, e nei viaggi in macchina mi esibivo in un canto squarciagola. A 14 anni mi regalarono un libro su cui vi erano scritte le posizioni degli accordi. La prima canzone che imparai fu “Knocking On Heavens Door”. Ho trascinato dentro a questa passione mio fratello e alcuni nostri amici; formammo una band che si chiama VSFATE. Le prove le facevamo in garage. Quando frequentavo il liceo mi influenzavano molto i Green Day, i Blink 182, i Sum 41, i System Of A Down, e i U2. I VSFATE sono arrivati in finale ad un concorso musicale organizzato dal liceo: “Musica Nel Sangue”. Quelle le mie prime vere esibizioni dal vivo. Una delle mie prime canzoni si intitolava “15 years old”, quindi suppongo che a 14 anni iniziai a scrivere qualcosa di mio. Sempre rigorosamente in inglese. L’italiano non era nelle mie corde. Gli Jansheer sono nati nel 2013 dopo una ricerca su Villaggio Musicale, dove trovai un eccellente chitarrista, Riccardo Munari e il suo amico batterista, Federico Georgel, i quali volevano suonare i loro inediti. Poi decisero di suonare i miei brani, quelli che scrivevo in camera mia. E tutto è iniziato così. Suonavano un rock influenzato dal folk, ma con uno stile personale avevano un buon seguito e la critica ci stimava. La mia prima esperienza nel 2015 per registrare il primo album in studio è stata migliore rispetto a quella del secondo album “Abyss+Waves” di tre anni dopo. Ero molto carica e ho cantato in maniera molto “sentita”, utilizzando tutto il fiato che avevo in corpo, con un senso di libertà. È stato traumatico non poter rifare la voce più di due volte: avevamo una settimana di tempo per registrare tutto il materiale, cioè otto canzoni. Inoltre, eravamo circondati da amici quindi mi divertivo un sacco. Per il secondo disco abbiamo lavorato con Luca Tacconi nello studio “Sotto il mare”, ed è stato decisamente più impegnativo, alcuni pezzi li ho cantati anche dieci volte, era molto esigente. Questa esperienza mi ha fatto crescere anche come persona, ma alcune notti ho pianto per lo stress che avevo addosso. Comunque sono molto soddisfatta del risultato e anche il disco per me è molto bello. Eravamo sotto pressione, usciti dall’Alcatraz di Milano con il secondo premio del concorso “Emergenza Festival” avevamo delle buone aspettative, ma poi vedere i concerti scarseggiare, ci mandò in depressione. Fino al punto che ci siamo stancati della scarsa rilevanza che la musica dal vivo riceve qui a Verona. Ma questa non è solo la nostra opinione, ma di molti. Per ora sono contenta di fare l’artista solista, non ho ancora trovato i componenti giusti. Ma mi va bene così. Mi piace sentirmi una folk singer, è un approccio alla musica che durerà sempre. La mia cantante preferita è la neozelandese Lorde, direi anche l'unica che adoro completamente. I testi? Al momento non riesco a scrivere niente che non parli di relazioni finite in modo catastrofico. Io canto d’istinto, senza applicare una tecnica, trasmettendo l’emozione. Apprezzo il mio timbro ma volte non mi piace quando la mia voce trema senza motivo. In questo devo crescere ancora. Sto continuando ad inserire nuovi singoli. Infine, collaboro con Max Persona, un produttore con cui faccio musica pop commerciale, ma è tutto ancora in modalità “silenzioso”. Il futuro è nebuloso, ma colgo le opportunità che mi si presentano al volo, e me lo costruisco strada facendo, valutando quelle che ritengo opportunità interessanti”.

Approfondimenti

Esperienza

Scrivo musica da quando ho 14 anni Sono disponibile da subito Canto in italiano e in inglese

Formazione

Ho frequentato il liceo musicale Montanari di Verona

Repertorio

pop, country, folk, indie, rock... sia cover che inediti in inglese o italiano

Logistica e attrezzature

Impianto già presente sul set porto microfono e chitarra

Montaggio e spostamenti

1 ora di montaggio e smontaggio suono in zone limitrofe a Verona

  • Project image
Lascia una recensione